Adulti geniali

Tutti noi esseri umani siamo diversi gli uni dagli altri, e queste diversità sono ciò che rendono il rapporto umano ricco e fertile. Queste differenze possono essere di diversa natura: fisica, sociale, o anche cognitiva-neurologica. In quest’ultimo caso si parla di neuro-differenza, ed è una delle ricchezze più grandi. Con questo termine si indicano una serie di condizioni cognitive diverse da quella che viene definita, spesso in modo stereotipato, “norma”, ma che non preclude in nessun modo lo sviluppo di una persona.

Anzi, queste neuro-differenze, tra cui la sindrome di Tourette, il disturbo di deficit di attenzione (ADHD) e la dislessia possono essere, se giustamente sviluppate e incoraggiate da genitori e insegnati, fonte di grande stimolo e fiducia nella persona neuro-diversa, che vedendo riconosciute da parte di figure per lui importanti, come i genitori e insegnati, le sue potenzialità uniche e predisposizioni, darà respiro alle sue grandi possibilità creative ed espressive. In questo modo un bambino speciale, accompagnato da genitori straordinari, avrà la possibilità di sbocciare, dando vita a un vero e proprio miracolo: l’adulto geniale.

Un miracolo per il bambino e giovane adulto, che viene accettato e accolto lungo un percorso formativo in cui sarà affiancato da chi vede in lui una diversità preziosa, e non un difetto o un “anormalità”. Un miracolo per chi gli sta vicino, perché vedrà un’evoluzione più unica che rara, a cui poche persone possono assistere. Un miracolo per la società intera, che passo dopo passo imparerà a comprendere sempre più nel profondo la magia delle differenze, facendo così crollare un mattone alla volta il muro degli stereotipi.

Tutto questo porterà alla luce un adulto geniale, una persona che farà tesoro della sua neuro-diversità, donando i frutti del suo percorso di crescita al mondo. Molte tra le persone che hanno segnato maggiormente la nostra recente storia, infatti, erano e sono neuro-diverse: da Albert Einstein, il famoso scienziato padre della teoria della relatività, che da piccolo soffriva di problemi nella socializzazione (probabilmente rientrava nello spettro dell’autismo) a Bill Gates, il miliardario fondatore di Microsoft, fino a Emily Dickinson, una delle più grandi poetesse dell’Ottocento. Tutte queste persone oggi sarebbero definite neuro-diverse, e solo la dimostrazione che, se incoraggiata, coltivata e amata, la neuro-diversità può dare origine ad adulti geniali in grado di dare un segno, in molteplici sensi, alla storia dell’umanità.