Quando un bambino ha difficoltà nello scrivere con ordine, ha una grafia che non è molto comprensibile e risulta essere in più parti poco chiara potrebbe essere disgrafico. Questa DSA riguarda anche la scrittura dei numeri. Spesso i bambini che soffrono di disgrafia hanno difficoltà nell’eseguire dei compiti come ad esempio il dettato oppure anche la semplice copiatura. Queste difficoltà derivano da una poca coordinazione tra mano e occhio, da una bassa velocità motoria ma anche di una difficoltà nell’eseguire i movimenti necessari per poter riprodurre delle lettere.
In molti associano la Disgrafia alla pigrizia nella scrittura, in realtà non è affatto così. Questa condizione infatti è collegata a problemi legati alla capacità di apprendimento. Alcuni segnali evidenti di disgrafia si possono ricavare dall’analisi della scrittura del bambino. Nei casi di disgrafia infatti si può notare che le parole non saranno scritte con precisione sulle righe del foglio, la grandezza sarà variabile e la scrittura apparirà confusionaria.
È importante che questa non venga confusa con la pigrizia del bambino che non ha intenzione di concentrarsi nello scrivere nel modo corretto. Anche se un bambino scrive con lentamente non si deve giungere immediatamente alla conclusione che sia disgrafico. In ogni caso se ci sono dei segnali che potrebbero far pensare che il bambino abbiamo questo DSA, uno specialista dovrebbe fare una diagnosi per valutare questo aspetto.
I soggetti con questa DSA infatti incontrano anche alcune difficoltà nel mettere per iscritto tutto ciò che pensano o ricordano. Questi bambini molte volte fanno più fatica di altri a scuola e quindi questo potrebbe portarli a vivere situazioni di disagio emotivo e psichico.
Ci sono diversi segnali che presenti nel bambino che potrebbero essere ricondotti alla disgrafia. I bambini che soffrono di questa patologia incontrano difficoltà, fin dall’ambito scolastico, nel disegnare figure o grafici. A differenza di quelli disegnati dagli altri bambini, i loro risulteranno molto meno precisi e non adeguati, anche nel momento in cui viene utilizzato uno strumento come il righello.
Possono avere un tratto di penna molto tremolante durante la scrittura sia di lettere o numeri. Questo si può ricondurre anche ad uno stato psicologico ed emotivo non dei migliori perché quando scrivono vivono dei momenti di difficoltà evidenti. Molte volte incontrano anche evidenti difficoltà nel rispettare le dimensioni del foglio. Ad esempio quando i fogli hanno dei margini loro spesso e volentieri fuoriescono da essi, senza rendersene conto.
Inoltre, oltre ai segnali elencati potrebbero avere difficoltà nello scrivere sempre nella stessa direzione mantenendosi sul rigo. Potrebbero iniziare una frase scrivendo le prime lettere correttamente sul rigo e in seguito non farcela. Un’altra caratteristica evidente è la lentezza nella scrittura e soprattutto la rigidità del braccio e della mano. I movimenti di scrittura infatti spesso e volentieri non sono fluidi.
La disgrafia non è associabile ad una singola causa. Ogni azione che l’uomo compie è guidata dal suo cervello. Il cervello non fa altro che prendere le informazioni immagazzinate e trasformarle in azioni come ad esempio la scrittura.
Le persone disgrafiche hanno difficoltà nel ricordare le parole che hanno scrittoo che sono immagazzinate nel loro cervello. Queste difficoltà si tramutano quindi in problemi nel ricordare come scrivere correttamente una parola. Questi problemi non fanno altro che complicare il modo di scrivere del bambino che quindi vivrà questo momento negativamente.
A differenza di quanto si crede, i bambini che soffrono di questa problematica non hanno sempre problemi legati allo sviluppo motorio, infatti in altre attività potrebbero raggiungere gli stessi risultati di altri bambini. Possono però incontrare delle difficoltà nell’eseguire dei movimenti sequenziali con le loro dita durante il processo di scrittura.
Una causa della disgrafia può essere un piccolo ritardo nell’apprendimento del linguaggio oppure può essere legata anche ad altre patologie come ad esempio la dislessia oppure ad un deficit di coordinazione motoria. Molte volte si presenta anche in associazione ad un’altra DSA, cioè la disortografia. La disortografia non è altro che la difficoltà nel tradurre i suoni in parole che abbiano un senso logico.
Il bambino che soffre di disgrafia potrebbe non vivere serenamente gli anni scolastici. Potrebbe essere vittima di isolamentosociale oppure soffrire di scarsa autostima. Altre conseguenze della disgrafia potrebbero essere l’assenza di motivazione oppure tensione, stress, deprivazione affettiva ma anche disadattamento.
Può avere quindi un impatto molto negativo sullo sviluppo del bambino. Il bambino potrebbe presentare difficoltà nel rimanere al passo con gli altri suoi coetanei e quindi lo potrebbe portare a sentirsi inferiore rispetto agli altri. Questo ha un effetto nocivo sulla sua autostima. Potrebbe addirittura sentirsi un fallito guardando i suoi coetanei. Addirittura alla lunga la disgrafia potrebbe portare alla depressione.
Non c’è nessun farmaco che può guarire il bambino da questa condizione. Questo non significa però che deve essere abbandonato a sé stesso e che sarà destinato a vivere un’adolescenza e una vita insoddisfacente. Anzi, il primo intervento potrebbe essere fatto in ambito scolastico dove potrebbe essere seguito da docenti specialisti che si occupano proprio di bambini che vivono con queste problematiche. Potrebbero aiutarlo con esercizi specifici nel migliorare la sua scrittura e quindi questo lo farebbe sentire molto più simile ai suoi coetanei. Ed utilizzare adeguati sistemi informatici come i tablet per la scrittura.
Non è questo però l’unico aiuto che si potrebbe dare al bambino. I genitori infatti rivestono un ruolo molto importante nella crescita. Potrebbero far fare al bambino degli esercizi anti stress prima di scrivere, per ridurre la sua tensione. Ad esempio: stringere e aprire le mani in fretta oppure strofinarle. Sono piccoli esercizi che nel corso del tempo possono dare buoni risultati.
Il genitore potrebbe annotarsi anche quali sono le difficoltà che incontra frequentemente il bambino. In modo tale da lavorare insieme proprio su queste. Per rafforzare i muscoli della manopotrebbe giocare con lui anche con l’argilla oppure con la gomma piuma.
Questi bambini sono persone che più di altre hanno bisogno di un sostegno da parte dei loro genitoridurante la crescita. L’autostima e la fiducia in sé stessi può accrescere solo con una costante fiducia dei genitori. Sono persone che mostrano più sensibilità perché ogni giorno si sentono diverse rispetto agli altri, questo le rende uniche.
Se sei un genitore, appoggia sempre tuo figlio e motivalo. Solo con una mentalità positiva potrà vivere serenamente e raggiungere risultati meravigliosi.
Umanispeciali.it è una iniziativa pro-bono
creata e sostenuta con amore dalla It Is Life S.r.l.
P.iva IT03333580243