Il bambino a cui viene diagnosticata una condizione particolare, non è l’unico a doversi confrontare con difficoltà di integrazione, e a soffrire per un giudizio stereotipato. Anche i genitori, e i famigliari in generale, si trovano a dover affrontare questi pregiudizi e a dover capire come muoversi. Sono proprio loro i primi su cui ricade la responsabilità di informarsi e documentarsi, di cercare una rete di supporto al quale fare riferimento. Spesso però questa rete manca, e i genitori dovranno armarsi di coraggio e tenacia per andare alla scoperta di un mondo di cui erano totalmente all’oscuro o su cui avevano a loro volta dei pregiudizi.
Quello che, però, spesso capita è trovarsi di fronte a un muro di ostilità, che non li facilità in questo lavoro di scoperta e adattamento a una situazione inaspettata. Il genitore, infatti, è impegnato su due fronti: da una parte il rapporto con gli insegnanti, membri della società o i genitori degli altri bambini (figure che non sempre sono aperte al dialogo e al confronto), e dall’altra parte il rapporto con il bambino stesso, che già potrebbe ritrovarsi in una situazione di disagio per i giudizi che riceve, in modo più o meno diretto, in classe. In questa fase così delicata di scoperta della neuro-diversità, il genitore di un bambino speciale deve diventare il punto riferimento per il bambino, perché la figura genitoriale è la prima che deve cercare di cambiare il proprio atteggiamento in modo positivo, confortando e incoraggiando il bambino a essere sé stesso, a essere autentico, a stimolare la propria fiducia in sé, ed evitare di farsi intimorire dal giudizio degli altri.
Sarà anche importante che i genitori straordinari facciano rete tra di loro, in modo da creare una serie di contatti sociali che renda più facile confrontarsi sulle difficoltà e sulle gioie che essere un genitore straordinario può dare. È necessario che i genitori per primi siano, per il bambino ma anche per tutte le persone che ruotano attorno al nucleo famigliare, delle figure straordinarie di amore e accettazione verso queste neuro-diversità. Diventando figura presente e accogliente, il genitore diventerà straordinario, il bambino sentirà di avere le spalle coperte e di poter affrontare questo percorso alla ricerca di sé stesso senza paura, ma con coraggio e accettazione verso sé stesso, un percorso che lo farà diventare un adulto geniale.
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