Questo però non deve far dimenticare l’Asperger presenta delle caratteristiche particolari e differenti da altre difficoltà legate alla neurodiversità e c’è chi si sbaglia nel pensare che sia una malattia della mente; piuttosto un modo di elaborare e di agire che segue un registro alternativo rispetto a quello dell’individuo neurotipico.
Un bambino o un adulto che vivono questa condizione non mostrano ritardi nello sviluppo cognitivo e, anzi, sono spesso molto brillanti. In più sono in grado, a modo loro, di relazionarsi e comunicare con gli altri, grazie ad un’ottima proprietà di linguaggio; e proprio per questo è molto difficile riconoscere l’Asperger rispetto ad altre forme di autismo.
Negli ultimi anni sono stati fatti dei grandi passi in avanti per quanto concerne lo sviluppo di strumenti di screening e diagnostici quali test e colloqui per riconoscere per tempo l’Asperger. Naturalmente è tutto in continuo studio e osservazione ma, grazie ad una maggiore attenzione per l’argomento, si può dire che medici e pediatri hanno a disposizione abbastanza elementi per identificare questa invisibile difficoltà che può risultare in tanti casi deleteria per la persona che la vive.
Qui di seguito riporteremo il test di valutazione per la sindrome di Asperger più importante e affidabile, nonché una serie di altre informazioni interessanti, utili per lo screening.
Questo test di valutazione, realizzato grazie a uno studio di Michelle Garnett (1998), è dedicato ai bambini in età scolare con sospetto Asperger. Composto da 29 domande, è suddiviso in 6 blocchi, ognuno dei quali copre un’area di competenza specifica, ovvero:
Per ogni domanda viene attribuito un punteggio da 0 a 6, dove il primo significa “raramente” e l’ultimo “spesso”. Un esempio di domanda che un genitore o un tutore potrebbe trovarsi davanti agli occhi è “Il bambino ha difficoltà a capire come deve giocare con gli altri bambini?”.
Agli ultimi 5 quesiti, invece, è necessario rispondere “Sì” o “No”. Infatti questo blocco è quello delle “Altre caratteristiche”, dove si cerca di scoprire ulteriori comportamenti del bambino che possono aiutare a fare una diagnosi. Le ultime domande in realtà sono delle vere e proprie affermazioni che propongono atteggiamenti tipici di chi vive questa condizione, come ad esempio “Smorfie o tic facciali inusuali” e “Una tendenza a battere le mani o a dondolarsi in caso di eccitazione, paura o angoscia”.
Se il medico nota che il test presenta dei punteggi che oscillano tra 2 a 6, è utile approfondire la valutazione con il supporto di specialisti.
Essendo così difficile da identificare, un adolescente o un adulto con Asperger potrebbero non sapere di vivere questa condizione, nonostante le numerose difficoltà che si presentano nella quotidianità. Fortunatamente, grazie ai continui studi, i centri specializzati hanno elaborato ulteriori strumenti per scoprire e aiutare le persone con Asperger.
Tramite colloqui dove viene elaborata la storia personale e familiare, nonché gli ostacoli nella sfera lavorativa, è possibile arrivare a diagnosi accurate. Gli esperti fanno uso anche di ulteriori test come il “Face Test” e le “Social Stories” (dedicate anche ai bambini). È possibile anche per un adulto che sospetta di essere Asperger fare da solo un primo screening attraverso strumenti self-report (esempio test EQ).
Questi sono solo alcuni dei test che negli anni sono stati studiati e applicati con efficacia dai professionisti del settore. Grazie ad una maggiore attenzione verso le sfaccettature della mente, oggi è possibile continuare ad interessarsi e scoprire nuovi modi per superare gli ostacoli e vivere bene.
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